AL LAVORO PER LA TUA SALUTE 

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FEDERFARMA NAPOLI

SERVIZIO STRISCIA LA NOTIZIA

Il Presidente                                                                                                              Napoli, 7/11/2017

Ai Titolari di farmacia ASL Na 1 – Na 2 – Na 3


Prot:673/17

OGGETTO: Servizio Striscia la Notizia su “carenza antitetanica”

Cari Colleghi,

Voglio riepilogare, per comune conoscenza e consapevolezza, il percorso che ha portato al servizio riferito in oggetto, tanto inutile quanto cinico.

In data 16 ottobre sulle pagine del quotidiano Il Mattino è apparso un articolo a firma Melina Chiapparino dal titolo: “Io, ferito da un chiodo…..”  nel quale veniva riportata una mia dichiarazione che ribadiva la cronica carenza dell’immunoglobulina antitetanica.

Osservavo, inoltre, che con troppa superficialità tale prodotto veniva “consigliato”, all’atto delle dimissioni, dagli operatori del pronto soccorso i quali  evitavano, per loro carenze interne, di somministrarlo come da protocollo. Tale comportamento, come a tutti noi risulta, ha finito per generare una ricerca angosciante e spesso inutile, facendo ricadere sulle farmacie un problema dal farmacista non risovibile.

Da tale articolo parte l’indagine di Luca Abete per conto di Striscia La Notizia che si è articolata con una serie di richieste “investigative” fatte da anonimi in alcune farmacie di Napoli, Milano e Roma nonché presso le farmacie distrettuali e pronto soccorso, che hanno confermato la citata carenza, per altro già puntualmente evidenziata dallo scrivente a tutti i livelli.
L’inchiesta è poi proseguita con la materializzazione di un soggetto ignoto, munito di telecamera nascosta, presso gli uffici dell’Associazione, in mia assenza, il quale sosteneva essere compito di Federfarma procacciare il prodotto.

Conseguenza di quanto sopra è il servizio trasmesso, confezionato con una sapiente e maliziosa decontestualizzazione delle immagini e del parlato, nel corso del quale i collaboratori di Federfarma, per ingenua ospitalità, hanno provato a spiegare al presunto bisognoso ruoli e funzioni della nostra Associazione. Il servizio, sgradevole, inopportuno ed inutilmente strumentale, ha ferito la nostra immagine tanto che ho conferito mandato all’avvocato Marotta ed all’avvocatessa Daniele per una valutazione civilistica e penalistica dell’accaduto.
Al di là delle schermaglie mediatiche il problema resta ed è serio, tanto da indurre l’AIFA, nella serata di ieri, avvertita dell’imminente servizio, ad autorizzare l’importazione in deroga dall’estero dell’immunoglobulina.
Se questo sarà il risultato concreto, ben vengano le grottesche inchieste del sig. Abete che confido poter trasformare, alla luce dei risultati ed a dispetto della stagionalità, da Abete in “salice piangente”.

Michele Di Iorio

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